La struttura del coolair non si corrode né arrugginisce. Il polimero strutturale stabilizzato ai raggi UV è della stessa tipologia di materiale utilizzato per realizzare alcuni componenti dei satelliti spaziali.
Il nostro raffrescatore scarica l’acqua automaticamente quanto non è in uso, mantenendolo pulito e prevenendo la crescita di alghe.
Gestisci un dispositivo di raffrescamento facile da usare mediante un semplice regolatore termostatico a parete fornito con un cablaggio di mt. 20 estendibile fino ad un massimo di mt. 100.
Il sistema di chiusura con guarnizione è costituito da due lame semicircolari in polipropilene che si aprono automaticamente all’avvio del ventilatore e si richiudono a ventilatore spento.
La distribuzione dell'acqua senza intasamenti di Coolair è una delle caratteristiche che lo rendono unico. Il distributore d'acqua massimizza l'efficienza di raffrescamento fornendo un flusso d'acqua continuo ed equilibrato attraverso i pannelli a nido d’ape. Il flusso bilanciato di Coolair garantisce la massima evaporazione e il massimo raffreddamento.
I raffrescatori evaporativi di altri brand sono invece soggetti a variazioni di flusso.
Il potente ventilatore è progettato per massimizzare le prestazioni e minimizzare il rumore. La ventola è costituita da multilame in propilene rinforzato con fibra di vetro ed ha un profilo alare per fornire efficienza energetica ed alte prestazioni pressorie.
La tecnologia include la procedura guidata di installazione integrata, che semplifica il processo operativo. I raffrescatori sono forniti con un cavo standard da 20 metri (il cavo da 40 metri può essere fornito come optional) per gestire fino a 60 raffrescatori da un singolo controller.
I pannelli evaporativi a nido d’ape black OpalTM Mini-Cell^ Chillcel® hanno trasformato l’estetica dei nostri raffrescatori in quanto si fondono perfettamente con i pannelli esterni. Inoltre la tecnologia utilizzata incrementa del 25% la superficie dei pannelli, aumentando in maniera esponenziale la loro capacità di raffrescamento.
